lunedì 17 settembre 2012

RICORDO DI SCUOLA


Le maestre quella mattina avevano un’aria severa.
A scuola non si scherza e, quando in cattedra ci sono le suore, si scherza ancora meno.
Nonostante ciò, quella mattina, avevano riso.
Avevano chiesto ai bambini di cinque anni di svuotare le tasche: i giochi a scuola non si portano, fuori i malloppi.
L’umiliazione era di per sé notevole: minuscole bambole, orsacchiotti, macchinine, pezzi di lego, messi lì, nudi sui banchetti, a denunciare l”’immaturità” dei piccoli scolari.
Ma dalle tasche di quella bambina era uscito qualcosa di davvero inaspettato.
“Ma guardate questa – aveva esclamato ridacchiando quella più anziana – robe da matti, portare in classe lo spago dell’arrosto!”. E dopo aver mostrato il ridicolo reperto alla collega e a tutti i presenti, lo aveva restituito alla bambina.
Lei, zitta, aveva atteso pazientemente la chiusura del penoso siparietto.
Gli occhi bassi, apparentemente compunta, in cuor suo rideva più di loro.
“Le ho fregate - si diceva  - quelle non sanno che io, con il mio rotolo, mi ci costruisco un mondo!”.

I “Gomitolini” di Alex Pinna hanno inaspettatamente risvegliato in me il ricordo di quella mia prima intima rivincita.
Probabilmente già allora amavo l’Arte povera, ero sostanzialmente anticlericale e vivevo in una pericolosa realtà parallela.

Solo un  piccolo post leggero, per scusarmi della mia lunga assenza.

Ps. La seconda immagine è Baroque Minimalism di Dani Marti un vero virtuoso della corda!

18 colpacci:

La tua storia è proprio deliziosa, anch'io sono andata dalle suore alle superiori e ricordo che spesso ci rovistavano nelle tasche dei grembiuloni che ci costringevano ad indossare.
Chiunque abbia frequentato scuole religiose un giorno diventa anticlericale, è una conseguenza naturale. ;o)

Marisa, hahaha! Grazie! E' un periodo così, mi vengono in mente queste piccole vittorie evidentemente da piccola ero molto più saggia.:)

Concordo con @Marisa: delizioso!

“Le ho fregate - quelle non sanno che io, con il mio rotolo, mi ci costruisco un mondo!”;
a distanza di tempo si possono apprezzare i buoni risultati. :-)

Berica, grazie! Ma com'è che da piccoli abbiamo così tante risorse! Siamo coraggiosi, spiritosi e poi cosa ci succede, accidenti? Oggi non avrei sopportato una tale umiliazione, nella migliore delle ipotesi mi sarei arrabbiata, minimo avrei fatto una scenata, avrei addentato una suora!! ... E invece, allora: zitta, consapevole... e alla fine vittoriosa! :)

Bellissimo quel "le ho fregate". Risveglia un'onda di simpatia per la piccola gomitolaia ed una forte antipatia per la suora che non ha capito niente. E poi una reazione forte e coraggiosa quella della piccola, in fondo avrebbe potuto rimanere ferita dalla grossolanità della suora e fermarsi a piangere su se stessa, invece no, ha rialzato la testa con orgoglio. Brava.

:) resto anche io colpita da quella bambina e dal suo autocontrollo. Credo che abbia dato prova di lucidità e intelligenza. Come a dire che di fronte all'arroganza e all'ottusità una buona strategia funziona meglio di uno scontro frontale. A distanza di molti anni sto recuperando gli insegnamenti preziosi della bambina che fui! Grazie! :)

mi hai fatto tornare a mente quel mio amichetto che i genitori tutti intenti a fare soldi, mandavano a scuola dai preti
lui si consolava andando ad accendersi la sigaretta da adulto con i ceri votivi davanti agli altari secondari,

hahahaha!!! Io non sono mai arrivata a tanto.
Ma sai, in fondo non è una questione di suore, ci sono maestre tremende e maestre splendide.
Poi io ero effettivamente un po' strana.

Ma io ricordo anche quel fantastico gioco che si faceva con elastici/spaghi, in cui si doveva riuscire a sbrigare l'intreccio di fili che si creava. Lo so, mi sono spiegato malissimo, ma era per dire che anche io da piccolo coi fili mi costruivo un mondo.

Signor Ponza ssssstttt, è un segreto! Non vogliamo mica farci scoprire dalle maestre? :)

Euridice, grazie! E'una gioia pensare che le mie piccole cose possano farvi sorridere. Grazie ancora :)

Questo tuo ricordo mi ha fatto tornare indietro nel tempo, a quando anche io, a scuola dalle suore, portavo con me una perlina magica rossa, piccola e quindi quasi invisibile, (così nessuno me la poteva portare via)...
Un caro saluto e auguri

Cara Cristina! Ottima idea quella della perlina magica, potrei rubartela per i miei momenti difficili (il rotolo di spago è troppo ingombrante per riuscire a nasconderlo nei leggins)
Tanti cari auguri anche a te!

coincidenze...incroci...in quuesti giorni in cui cerco il filo rosso dei miei pensieri trovo questa pagina e rivivo uno dei primi ricordi che ha segnato la mia vita. Trovata dalla suora in bagno con un maschio, a 3 anni!!!, prendo schiaffi. Ricordo l'umiliazione che ho capito poi col tempo subita...cacciata dal mio paradiso dalla malizia che nn sta negli occhi di una bambina. Grazie ho capito che è ora di tirare il filo e disfare un ricamo che non mi appartiene

Disfa disfa, cara Anonimo, e con il tuo bel filo forma un ricamo più bello!

bellissimo racconto, posso postarlo sul mio sito?
alex (pinna)

ma certo Alex! Ti ringrazio!

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