martedì 20 dicembre 2011

Agli occhi della gente sarai uno stravagante

"I creativi sono sempre ritenuti folli. Il mondo li riconosce ma molto in ritardo; si pensa sempre che manchi loro qualche rotella. I creativi sono gente eccentrica. Tutti i bambini nascono con la capacità di essere creativi. Senza alcuna eccezione, tutti i bambini tentano di essere creativi ma noi non glielo permettiamo. Cominciamo subito a insegnar loro il modo giusto di fare le cose e una volta che lo hanno imparato diventano dei robot: in seguito ripeteranno sempre la cosa giusta.

Più lo fanno, più diventano efficienti e più diventano efficienti più sono rispettabili. A un certo punto tra i 7 e i 14 anni nel bambino si verifica un grande cambiamento. Gli psicologi stanno facendo degli studi... cosa accade e perché? Tu possiedi due menti, due emisferi. L'emisfero sinistro non è creativo. Dal punto di vista tecnico è molto efficiente ma per ciò che riguarda la creatività è assolutamente impotente. Può fare solo qualcosa che ha già imparato e la può fare nel modo migliore alla perfezione: è meccanico. Questo emisfero sinistro è l'emisfero della logica, della matematica, del ragionamento.

E' l'emisfero dell'ordine, del calcolo, della disciplina, dell'astuzia. L'emisfero destro è semplicemente l'opposto. E' l'emisfero del caos, non dell'ordine; della poesia, non della prosa; dell'amore, non della logica. Il creativo ha una spiccata propensione per la bellezza e una notevole capacità di essere originale ma non è efficiente, deve continuamente fare esperimenti: non può fermarsi da nessuna parte; è un vagabondo, si porta la tenda sulle spalle. Certo si può fermare per una notte ma al mattino sarà ripartito... Fermarsi per lui equivale a morire. E' sempre pronto a rischiare, il rischio è il suo innamoramento. Questo è l'emisfero destro.

Quando un bambino nasce il lato destro è attivo, quello sinistro no. Poi cominciamo a impartirgli i primi insegnamenti, in modo ignorante e non scientifico. Nel corso dei secoli abbiamo imparato come spostare l'energia dall'emisfero destro al sinistro, come bloccare l'uno e fare funzionare l'altro. La scuola fa solo questo: dall'asilo all'università la cosiddetta istruzione non è altro che uno sforzo per distruggere l'emisfero destro e sostenere il sinistro. Da qualche parte tra i 7 e i 14 anni ci riusciamo e il bambino viene ucciso, distrutto. A questo punto non è più selvaggio, diventa un cittadino.
Impara la via della disciplina, del linguaggio, della logica, della prosa. Inizia a competere nella scuola, diventa un egoista, acquisisce tutte le nevrosi della società. Si interessa ai soldi e al potere.

Comincia a pensare a come diventare più educato per essere più ricco e potente, avere una casa più grande e qualsiasi altro agio. Il centro della sua attenzione si sposta. L'emisfero destro comincia allora a funzionare sempre meno oppure funziona solo nei sogni, nell'inconscio profondo. O talvolta quando si assume una droga. La grande attrazione che esiste in Occidente verso le droghe è dovuta semplicemente al fatto che lì l'emisfero destro è stato completamente distrutto, grazie a un'educazione coatta. L'Occidente è diventato troppo civilizzato; cioè è arrivato a un estremo. Adesso sembrano non esserci altre possibilità; se nelle università e nei college non si iniziano a usare mezzi che aiutino l'emisfero destro a rivivere, le droghe non scompariranno…

Il criminale non è chi assume le droghe, ma il politico, l'educatore. Sono loro i colpevoli: hanno costretto la mente umana a un tale estremo da creare il bisogno di ribellarsi. Ed è un bisogno spasmodico! La poesia è completamente scomparsa dalla vita della gente e così la bellezza... I soldi, il potere, il prestigio sono diventati gli unici idoli... Se al bambino venisse insegnato che entrambe le menti gli appartengono e imparasse a usarle tutte e due e gli venisse spiegato quando usare l'una o l'altra... Esistono situazioni in cui è necessario solo l'emisfero sinistro, in cui hai bisogno di ragionare: al mercato, nelle faccende della vita di tutti i giorni.

E ci sono occasioni in cui hai bisogno dell'emisfero destro... Distruggi allora tutto ciò che la società ti ha fatto, tutto ciò che genitori ed educatori ti hanno fatto. Distruggi tutto ciò che il poliziotto, il politico, il prete ti hanno fatto: e sarai di nuovo creativo, proverai di nuovo quel brivido che avevi all'inizio. E' ancora lì in attesa, represso e si può sprigionare...
Naturalmente avrai bisogno di molto coraggio, perché quando cominci a disfare ciò che la società ti ha fatto, perderai ogni rispettabilità. Non sarai più considerato una persona degna di stima. Comincerai a sembrare un eccentrico; agli occhi della gente sarai uno stravagante. la gente penserà: quel poveraccio, ha perso qualche rotella...

Ecco il coraggio più grande: affrontare una vita in cui la gente penserà che sei stravagante...."

Osho - “La via del cuore
[rubato stamane qui]

13 colpacci:

E viene un po' di tristezza quando due più due deve per forza fare quattro e non invece qualcosa d'altro.

Esula dal contesto ma mi viene in mente che presso alcune culture, il compimento del settimo anno d'età rappresenta il momento di passaggio alla vita adulta: nelle Filippine lo festeggiano alla stessa stregua del nostro diciottesimo ed, altrove, tagliano ai bambini i capelli lunghissimi, lasciati crescere fino a quel momento.
Stereotipi versus stereotipi: questa odiosa necessità di chiudere in categorie le attitudini umane per poterle controllare, renderle socialmente e culturalmente più o meno pericolose, più o meno accettabili.
Quanto è bello, invece, perdere le rotelle e lasciare spazio alla libertà creativa della mente!

Ecco il coraggio più grande: "affrontare una vita in cui la gente penserà che sei stravagante..."


La gente che usa solo l'emisfero sinistro penserà questo...la gente che li usa entrambi gli emisferi capirà e amerà la tua completezza...alla gente che usa solo il destro apparirai degno di amicizia... ;)

A me piace pensare al bambino come quello de "Il piccolo principe". Non si vede bene che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi.

Ogni tanto l'emisfero sinistro dovremmo disattivarlo

E gli uomini, più che le donne sono quelli che più fortemente hanno soffocato il destro ed usano il sinistro.

non so, un bambino lasciato libero di esprimersi senza regole mi spaventa perchè l'uomo che diventerà seguirà solo i suoi istinti e sarebbe caos.

@ Marisa: Uhm... non sono tanto d'accordo: l'educazione dei bambini è una questione complessa che dipende dalla famiglia e dalla qualità della sua presenza. Nella mia esperienza, riferendomi a un certo numero di miei coetanei, quelle che vedevo liberali erano anche incoraggianti, amorevoli e presenti (il che è faticoso, bisogna volerlo); quelle che imponevano regole e paletti erano invece di norma assenti, anaffettive e alla fine castranti. Gli adulti che hanno prodotto sono stati nel primo caso persone splendide, nel secondo adulti orrendi/squallidi/violenti e truffaldini - perché abituati a cercare soluzioni per infrangere le regole per ottenere ciò che volevano. Quindi sull'argomento esercito decisamente il dubbio...

E poi due cose (una più 'antropologica', l'altra invece mera opinione personale).
1) Quella antropologica: le società umane non vivono mai nel caos. Quando per una ragione o per l'altra vi si ritrovano, accade anche sempre una forte spinta interna all'elaborazione di 'regole' - sotto forma di norme condivise dal basso e locali+temporanee (quindi non necessariamente leggi) - per il vivere comune, altrimenti le società stesse non sopravvivono e tutti i membri, soprattutto in situazione di crisi estrema o appunto di caos ne sono ben consapevoli.
2) Qui invece l'opinione personale: se fosse vero ciò che dici - ovvero che i bambini 'liberi' da adulti seguono i propri istinti - io questo lo vedrei invece come un bene. Viviamo in una società piena di ipocrisia, finzioni, mutismo, rassegnazione e senso di colpa: se seguissimo i nostri istinti saremmo più veri, diremmo chiaramente cosa ci sta bene e cosa no, non nutriremmo aspettative nei confronti degli altri cui gli altri non ci hanno mai autorizzato, così come non permetteremmo a nessuno di nutrirne nei nostri, e saremmo finalmente liberi da quel flagello epocale che è il senso di colpa. Saremmo VERI. Secondo me si starebbe decisamente meglio - tanto chi si macchia di crimini contro gli altri esseri viventi è ben oltre il semplice istinto, ha proprio la perversione che gli altri non contino nulla (e questo è un'altra cosa, che con le regole non ha niente a che fare: io non ammazzo qualcuno perché una legge me l'impedisce, non ammazzo qualcuno perché nel mio sistema etico l'omicidio non è proprio contemplato e chiunque ha il diritto di vivere come ce l'ho io). Opinione personale, eh?

amen, parte seconda. ai miei figli non ho mai dato regole che non fossero condivise e soprattutto che non avessero un senso. ai loro perché non ho mai risposto "perché sì/perché no" e soprattutto ho evitato ed evito, in qualsiasi contesto, di farli sentire inadeguati o fuori luogo. un conto è il rispetto delle regole del vivere civile, un altro conto è castrare le individualità. è questione di equilibrio, e di saper guardare un po' più lontano del proprio naso. credo.

Via tutte le costrizioni… lo dice chi ne ha ricevute a iosa e ne paga ancora le conseguenze. Si ode, si legge. E io ne scrivo! :) Liberarsi da soli non è per nulla facile, ma si tenta.

Per prima cosa occorre distinguere cosa intendiamo per creativo.
Una persona creativa non è per forza Leonardo da Vinci o Cartesio, nemmeno Le Corbusier o Alva Edison. Omero, Dante, Shakspeare. Bill Gates e Steve Job. E Pitagora, Platone? Neppure Maradona, o la Comaneci tanto per tastare lo sport.
Se la vediamo nel male allora anche Hitler, Pol Pot, Totò Riina furono dei creativi.
Più della creatività è dell'abilità che conviene discutere. Ognuno è creativo ma è l'abilità mentale che destabilizza o progredisce idea od opinione.
Io penso che lo stravagante sia una persona a se. Una persona che avverte l’enorme bisogno realizzare; tutto per sedare uno spirito troppo esuberante e inizialmente troppo rivolto a se stesso.
Dal momento che si fa vita sociale, è inevitabile che la creatività di ognuno tende a riflettersi nello spazio di qualcun altro. Indipendentemente se sia cosa buona o cattiva.
L’iniziativa del tuo blog è la riprova; il tuo è un messaggio che rivendica come si rispecchia oggigiorno l’etica nella società.
Sicuramente anche alle persone del nostro passato che uscivano dal seminato mancava qualche rotella; purtroppo la società che gli viveva attorno più di svitato lo definiva blasfemo.
Eppure lo dobbiamo a più di qualche blasfemo se l’uomo ha progredito come ha fatto.
È il prezzo che deve pagare chi è esclusivo verso la sociètà. Anche Gesù Cristo inizialmente fu considerato svitato, il resto è avvenuto dopo la sua scomparsa.
Quanto alla considerazione di svitato che sorregge l’opinione della sociètà odierna la vedo abbastanza fuori luogo. Lo vedo più un fatto di pettegolezzo e non una considerazione vera propria. Anche Steve Jobs militava nei “ Figli dei fiori”; poi ha rovesciato le considerazioni di chi per lui malvedeva.
Come si dice… l’abito non fa il monaco!
Quanto alle sfide della vita, io penso che in noi c’è ancora troppo residuo di un vecchio file system intriso in tutti noi. Dopotutto per quasi due millenni siamo stati formattati in una certa maniera, così che ora che abbiamo davanti a noi più di un bivio da inforcare, questo ci crea un po’ di confusione.
Ritornando alle sfide della vita, non saprei se siamo più fortunati o il contrario rispetto ai nostri antenati. Io non vedo dove stanno queste sfide nella nostra vita: non ci siamo confrontati né con una guerra e né con un epidemia, abbiamo il privilegio di lavarci ogni giorno, mangiare ogni giorno e tutto il resto che sappiamo. E nel mondo esiste ancora gente che ha il contrario di tutti questi comodi.
È difficile parlare di poesia a chi ha lo stomaco vuoto, e il guaio è che gli scienziati non studiano i loro emisferi cerebrali. Chissà se sia il destro o sinistro a prendere il sopravvento in questo caso….
Ma questo non conta. La stravaganza è un requisito in se dove tutto il resto non conta che poco.
Bye.

maa... io mica ho capito che cosa volevi dire. "ognuno è creativo"? mango p'a capa. la creatività è la capacità di convertire in gesti concreti la propria immaginazione, e non tutti la possiedono. poi, troppi termini atisonanti usati impropriamente, tanto per stupire un uditorio (peraltro poco stupibile): che significa per esempio "un messaggio che rivendica come si rispecchia oggigiorno l’etica nella società"? il verbo rivendicare ha un significato preciso, non mi pare di ravvedere rivendicazioni nel testo; nell'intento del blog, sì: rivendichiamo il diritto di preferire la nostra idea di bellezza alla diffusa volgarità di oggi e la propaghiamo, nel nostro piccolo. e dove hai trovato la nozione che "lo svitato sorregge l’opinione della sociètà odierna"? e poi altro che non sto a sottolineare...
boh. lodevole l'intento di partecipare, ma capito poco. limite mio?

se posso, qualche pensiero.

http://pi-francesco-cozzo.blogspot.com/2011/12/out-of-box.html

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