martedì 13 dicembre 2011

Abituarsi al bello fa riconoscere i mostri

Grazie ad un articolo di Doriana Righini pubblicato nel suo Sud-Degenere scopro Rosaria Iazzetta, una giovane artista che dalla Campania alla Calabria, dove è docente di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, passando per il Giappone, dove è stata ricercatrice ed ha lavorato per cinque anni. Le sue opere sono un esempio di "Arte come strumento di protesta sociale, come veicolo di messaggi contro il sistema dei consumi, per svelare le mistificazioni della quotidianità di un Sud dove il sistema mala-vita sembrerebbe non consentire alternative. Ma è proprio l’arte, forse, attraverso i suoi messaggi, a restituire quella speranza che spesso sembrerebbe mancare. Rimettere in discussione la nostra posizione nel mondo, coltivando nuovi atteggiamenti nei confronti di noi stessi, indagando in profondità i nostri desideri ed esprimendoli, occupando gli spazi pubblici con essi, con la nostra fantasia, con le nostre competenze, con i nostri corpi". Mi piace chiudere il 2011 con questa artista che attraverso la bellezza dell'arte cerca di contrastare il  "brutto", nelle sue molteplici dimensioni, non solo estetiche ma anche sociali e politiche come Billy Holiday con il suo Strange Fruit, il post con cui avevo inaugurato la mia avventura con la banda dei ladri di bellezza. Buon fine/inizio anno a tutte/i da Marginalia.

10 colpacci:

Eggià, per questo si diventa anche intolleranti con la società che ci circonda e la si tira a buttare fuori dalle nostre vite quando esprime tutte le peggiori nefandezze dell'essere umano. Ottima segnalazione, e appassionante intervista quella cui rimandi col link iniziale. Grazie! :-)

E' vero, oh se è vero che riscoprire di nuovo la vera bellezza e buttare a mare i suoi surrogati fasulli sarebbe una rivoluzioni.

Cario auguri di buone feste anche a te.

La bellezza può sconfiggere le mafie?
Buone feste!

Nelle terre in cui domina il brutto, la violenza delle mafie, quella sociale che perpetua una forma di pensiero e di azione che le sostiene e le alimenta, dove l'aria è irrespirabile, dove piangi guardando le potenzialità asservite al potere dei forti, dei disonesti, dei delinquenti di mestiere, piegate alle scorciatoie che tutto ti danno senza fatica, dove la libertà è fittizia, ti viene concessa apparentemente e solo fino a dove non si scontra con questi poteri, qui, in queste terre, dove vivo, l'arte è un soffio di vita, una via di salvezza, una linfa a cui attingere per non morire soffocati. Ha la stessa potenza, di segno opposto, di una bomba, di quintali di spazzatura che appestano la città; si insinua nella mente, ti porta a riflettere, apre un varco, anche nelle menti degli indifferenti, dà fastidio a quelle di chi ci vuole morti nell'anima.
Ti auguro un altro anno ricco di Bellezza, come quello che ci hai regalato nel 2011. :-)

Non potevi scegliere argommento più bello di quello che hai scelto per chiudere l'anno in bellezza, appunto.

Cristina, Cirano, Alberto, Inneres, Ginevra, Ambra : grazie dei vostri apprezzamenti per la segnalazione, dei vostri auguri di buon anno, grazie semplicemente dell'essere qui a condividere frammenti di bellezza
Ma oggi, rientrando dal presidio mattutino per i terribili fatti di Firenze, ultimo atto in ordine di tempo di una deriva che sembra oramai inarrestabile, mi chiedo se davvero riusciremo a contrastarlo questo brutto che avanza ...

con un po' di tristezza, vi abbraccio

tanti auguri a tutti-e voi...me lo chiedo anche io vi, ma di sicuro con te ed altre-i mi sento meno sola!grazie e a presto, un abbraccio

Marginalia, intanto noi non ci arrendiamo. E poi qualcosa accadrà comunque - probabilmente al di là delle nostre capacità di previsione e di controllo. L'importante è agire nella direzione che desideriamo, in modo tale da favorire un possibile esito come società, cultura, sistema di relazioni quale quello che vorremmo.
Un abbraccione.

Del resto, La Bellezza Salverà Il Mondo.

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